Gianfrancesco Cutelli

Signore e signori, Gianfrancesco Cutelli, conosciuto anche come “il Cardinale”.
… o anche Hells Angel per gli amici di Unconventional Gelato.

Ne passa – direte voi – tra un soprannome e l’altro! Effettivamente è proprio così. Il fatto è che Gianfrancesco non è facilmente sintetizzabile in una definizione, ma nemmeno nel suo contrario.

Un uomo imponente, nel nome, nel corpo e nello spessore delle sue parole. Un uomo pacato nei toni e nella scelta dei pensieri. Un uomo sincero nello sguardo e nel palato.

Se non lo conosci, incute quasi timore e riverenza, proprio come un cardinale. Se lo conosci un po’ meglio trasmette sicurezza e fermezza. Ma se riesci a conoscere il suo lato unconventional, ne esce un’irriverenza rock piacevolmente spiazzante.

Gianfrancesco appartiene da sempre al mondo enogastronomico. Ci è diventato grande dentro. Ha gestito e avviato molti locali e ristoranti, ha venduto vini e si è avvicinato al mondo del dolce lavorando con Eurochocolate per 3 anni.

Poi, quasi per caso, con degli amici che lo stuzzicano, approda al gelato.

Marcatamente siciliano nelle origini e nel gusto, nonostante gli inizi non affatto semplici, apre la Gelateria de Coltelli di Pisa e Lucca, dove lavora assieme al fratello con le ricette della tradizione di Milazzo.

La sua parola d’ordine è “contaminazione”: Gianfrancesco è un tipo molto curioso che non si stanca mai di leggere, informarsi, confrontarsi.

“Spiegami, che non si sa mai”, dice sempre alle persone che incontra sulla sua strada. Questo gli permette di conoscere modi diversi di fare le cose, ingredienti diversi, abbinamenti insoliti. E di non restare mai a piedi.

Assaggia gelati di chiunque, ovunque vada, senza preconcetti. Quando torna nel suo laboratorio, ripensa, rimaneggia, rielabora.

Collabora con l’università di Agraria ed effettua moltissimi test nei quali coinvolge anche i clienti. Anche se il signor De Coltelli non fa più quello che vuole la gente, ma fa quello che gli piace e lo appassiona veramente.

“In fondo forse”, ci racconta, ” siamo la generazione che ha iniziato a dire: Grazie, ma anche no“.

Nella sua carriera ha già all’attivo un libro scritto a 4 mani, “Avanguardia gelato”, e una schiera di stagisti che hanno aperto la loro attività con successo in varie città dello stivale.

Gianfrancesco, però, è arrivato molto più in là, nelle guide d’oltreoceano che lo celebrano per l’ottimo gelato, portando orde di turisti nelle sue botteghe.

Conoscerlo è un’esperienza, niente da dire.

Non dimenticheremo mai il colore del suo gelato realizzato con l’opuntia, pianta appartenente alla famiglia dei fichi d’India. Perché la natura è come una tavolozza e il mestiere del gelatiere, a volte, è proprio quello di un meraviglioso pittore.

A presto Gianfrancesco, è stato un piacere!