Antonio Luzi

Scelto dalla redazione

 

Immaginatevi di essere un giovane amante del mare, a cui piace il confronto aperto con le persone, la libertà e la creatività.. ebbene, vi vedreste a lavorare nel settore bancario della metropoli milanese?

Se la risposta è “no”, la pensate come Antonio Luzi, che, forte della sua laurea in economia, ha lavorato a Milano tra i numeri delle banche per poi tornare nelle sue amate Marche ed aprire la gelateria “Makì” (per la gioia del palato degli abitanti di Fano e dintorni).

Una scelta che Antonio non ha preso da solo, ma con sua moglie Paola, conosciuta proprio in banca e da lì l’idea di un’attività a misura di coppia.

Alla moglie anche il merito di aver fatto conoscere il gelato ad Antonio (che ammette che prima non ne era un gran mangiatore); Paola, infatti, è figlia d’arte provenendo dalla tradizione artigianale della “Bottega del Gelato” della famiglia Cardelli in quel di Milano.

Makì (il nome è in dialetto e vuol dire “è qui”, ma soprattutto suona bene) è veramente un’attività di coppia dove c’è confronto e si integrano le caratteristiche: “mia moglie ha un gran palato e poi è più creativa.. io ci metto il metodo e affino l’idea…”

Insieme al cambio di attività anche la scelta di tornare a studiare e prendere la seconda laurea in scienze politiche. Perché? “mi  mancava una dimensione “più profonda”, la possibilità di un confronto differente e “più ampio”…

Un po’ serioso (lo dice lui), Antonio ha trovato nel mondo del gelato un settore che lo appassiona e soprattutto la libertà e la creatività… insomma un lavoro che lo “fa sentire felice”.

Tutto perfetto quindi? “Amo il mare e con questo lavoro non ho più il tempo di viverlo come vorrei… amo il mediterraneo e mi manca viverlo d’estate”.