Mese: Luglio 2017

Gianfrancesco Cutelli

Signore e signori, Gianfrancesco Cutelli, conosciuto anche come “il Cardinale”.
… o anche Hells Angel per gli amici di Unconventional Gelato.

Ne passa – direte voi – tra un soprannome e l’altro! Effettivamente è proprio così. Il fatto è che Gianfrancesco non è facilmente sintetizzabile in una definizione, ma nemmeno nel suo contrario.

Un uomo imponente, nel nome, nel corpo e nello spessore delle sue parole. Un uomo pacato nei toni e nella scelta dei pensieri. Un uomo sincero nello sguardo e nel palato.

Se non lo conosci, incute quasi timore e riverenza, proprio come un cardinale. Se lo conosci un po’ meglio trasmette sicurezza e fermezza. Ma se riesci a conoscere il suo lato unconventional, ne esce un’irriverenza rock piacevolmente spiazzante.

Gianfrancesco appartiene da sempre al mondo enogastronomico. Ci è diventato grande dentro. Ha gestito e avviato molti locali e ristoranti, ha venduto vini e si è avvicinato al mondo del dolce lavorando con Eurochocolate per 3 anni.

Poi, quasi per caso, con degli amici che lo stuzzicano, approda al gelato.

Marcatamente siciliano nelle origini e nel gusto, nonostante gli inizi non affatto semplici, apre la Gelateria de Coltelli di Pisa e Lucca, dove lavora assieme al fratello con le ricette della tradizione di Milazzo.

La sua parola d’ordine è “contaminazione”: Gianfrancesco è un tipo molto curioso che non si stanca mai di leggere, informarsi, confrontarsi.

“Spiegami, che non si sa mai”, dice sempre alle persone che incontra sulla sua strada. Questo gli permette di conoscere modi diversi di fare le cose, ingredienti diversi, abbinamenti insoliti. E di non restare mai a piedi.

Assaggia gelati di chiunque, ovunque vada, senza preconcetti. Quando torna nel suo laboratorio, ripensa, rimaneggia, rielabora.

Collabora con l’università di Agraria ed effettua moltissimi test nei quali coinvolge anche i clienti. Anche se il signor De Coltelli non fa più quello che vuole la gente, ma fa quello che gli piace e lo appassiona veramente.

“In fondo forse”, ci racconta, ” siamo la generazione che ha iniziato a dire: Grazie, ma anche no“.

Nella sua carriera ha già all’attivo un libro scritto a 4 mani, “Avanguardia gelato”, e una schiera di stagisti che hanno aperto la loro attività con successo in varie città dello stivale.

Gianfrancesco, però, è arrivato molto più in là, nelle guide d’oltreoceano che lo celebrano per l’ottimo gelato, portando orde di turisti nelle sue botteghe.

Conoscerlo è un’esperienza, niente da dire.

Non dimenticheremo mai il colore del suo gelato realizzato con l’opuntia, pianta appartenente alla famiglia dei fichi d’India. Perché la natura è come una tavolozza e il mestiere del gelatiere, a volte, è proprio quello di un meraviglioso pittore.

A presto Gianfrancesco, è stato un piacere!

Giovanna Musumeci

Pensare all’estate è pensare a Giovanna: fresca, diretta, trasparente, sorridente, divertente, caciarona! Ricca di storia, di sapori, traboccante come la polpa di pomodoro della sua speciale granita che ha preparato per noi di Unconventional.

Giovanna ti arriva. Punto. E con lei arriva tutta una Sicilia da scoprire.

Figlia d’arte, Giovanna Musumeci, entra nel mondo del gelato non molti anni fa. Papà Santo, uno dei gelatieri più conosciuti d’Italia, la ostacola non poco mettendola alla prova, spesso e duramente. Essere “figlia di” non è mai facile.

Però “io sono Giovanna”.

Prima di approdare al gelato Giovanna si laurea in economia, consegue un master in marketing e comunicazione e si dedica anima e corpo a un lavoro bellissimo: la programmazione turistica e culturale della regione Sicilia! Un territorio che conosce a menadito e che ama visceralmente. Tuttavia, dopo diversi anni di esperienza e qualche discrepanza professionale, decide di salutare il datore di lavoro pensando “mai più metterò il mio lavoro nelle mani di un altro”.

Non si può proprio dire che non abbia la capa tosta, Giovanna. Piano piano inizia a lavorare nell’attività di famiglia, assieme a mamma e sorelle, ma lei vuole stare in laboratorio, a spargere le proprie semenze nel territorio di papà…

Inizia con il cake design e con il gelato, ma la passione trabocca sin da subito.

È l’anno in cui Santo Musumeci vince lo Sherbet Festival ed entra di diritto alle selezioni della Coppa del Mondo della Gelateria. Sceglie Giovanna come assistente, con la promessa che un giorno competerà come protagonista.

Ed è così che inizia uno studio matto e appassionato con Luca Caviezel. Solo ora Giovanna si rende conto di essere stata presa sotto l’ala protettiva di un professionista che era – non soltanto un amico di papà – ma in primis uno dei guru della gelateria italiana. Caviezel, per la cronaca, non teneva più corsi da decenni…

“E io gli ho chiesto: io del gelato ho capito questo. Ma è veramente così?” E Caviezel: “Questo è!”.

Giovanna non ha il palato assoluto di Santo Musumeci, ma da lui ha imparato una cosa: che fare un gelato non è bilanciare ingredienti, fare un gelato è raccontare una storia. Dopo avergli fatto assaggiare il suo primo gelato, il padre le chiede: “Non capisco, cosa vuoi dire?” .

Forse il suo master e il suo percorso lavorativo non sono stati casuali, forse dovevano portarla proprio qui, a raccontare le storie del territorio siciliano attraverso un prodotto gastronomico.

La vita, a volte, pare ci faccia sbagliare strada…invece è proprio perfetta così!

Grazie Giovanna, a prestissimo!!!