Mese: Settembre 2018

Tonia Giordano

Scelta dalla redazione

 

Quella di Tonia è una storia che ha il profumo delle fragole e l’orizzonte del mare. La storia di un fato che ti obbliga a crescere in fretta e di carattere che non ti fa mollare pensando alle pagine ancora da scrivere.

Le fragole sono quelle dell’azienda agricola di famiglia.

Ad un punto della sua vita Tonia, una frizzante studentessa di economia amante della musica e della moda, sceglie di diventare imprenditrice in un altro settore: prima una yogurteria, poi “L’Orso Bianco” la sua gelateria.

“Era un nome che mi piaceva, ma avevo paura che fosse banale… poi un giorno il libreria un bambino fa cadere un libro “La strategia dell’orso bianco” che parlava di come quell’animale riesca a sopravvivere comunque.. ad ogni avversità: mi ci sono ritrovata e quindi era destino che fosse L’Orso Bianco.

 

Inizia l’avventura nel mondo del gelato “… con tanti pasticci ed errori ma sempre con il pallino di fare le cose bene e di qualità con attenzione alle materie prime”, fino a diventare una splendida realtà.

 

Dell’azienda agricola di famiglia Tonia ha tenuto l’amore per i prodotti e la materia prima, ma il laboratorio non è la sua maggiore passione: “…proprio non ci sto stare, ma punto alla qualità e sono brava a trasmettere ai clienti questi miei valori”.

“La mia storia è tutta in salita e mi sento ancora al primo paragrafo” dice Tonia che vede il futuro “con i piedi per terra ma attenta all’occasione giusta”.

 

Un’ultima curiosità: le piacciono i complimenti.

Quindi se passate da Aversa all’Orso Bianco non esitate a porgerli a lei e al suo gelato… se li meritano.

 

 

 

Roberto Galligani

Scelto dai casting

 

“Mi sono dato una missione: divertirmi un po’ oppure smetto”: con queste premesse conoscere Roberto Galliani non può che essere un’esperienza lieve e gustosa come un cono di panna montata (il suo gusto preferito da bambino).

Questa sua missione è iniziata 3 anni fa e Roberto è ancora un gelatiere quindi … si diverte. Attenzione però non confondiamo: vivere il lavoro con leggerezza non vuol dire che lo prenda “alla leggera”.

Nel mondo del gelato Roberto un po’ c’è nato in quanto la famiglia aveva dei bar, un po’ c’è finito per caso perché fare il gelato è un’altra cosa, un po’ l’aveva nel sangue se si pensa al nonno che da bambino spingeva un carretto dei gelati.

Se non si tratta di una “passione da sempre”, possiamo dire che sia diventata man mano una scoperta.. una passione che è venuta con il tempo, gelato dopo gelato e con la volontà di fare un prodotto di qualità e di scoprire sempre nuove possibilità e ormai, ammette, “non riesco a starci senza”.

Alla “Casa del Gelato” il laboratorio è il suo regno che gestisce con maniacale pignoleria (ben supportata e sopportata dalla moglie)… ma Roberto non ama certo sentirsi una “piastrella del laboratorio”  e appena può gli piace passare al banco e raccontare ai clienti il suo gelato, se non fosse che lo mandano sempre via “perché tu offri troppi gelati e noi dobbiamo venderli”.

L’ispirazione? Gli viene di notte in sogno… e poi al mattino prova a farli.

E se invece sogna ad occhi aperti? Si immagina in una Agri-gelateria in Toscana dove fare con il latte appena munto un buon fiordilatte… o, perché no, un bel cono di panna montata